venerdì 14 gennaio 2011

Dal credit risk management un modello per cuori solitari: prevedere il due di picche può non bastare





Che scena triste quella che avete appena visto. Una scena che non vorremmo che ci capitasse mai, non è vero? Se c'è una cosa che l'economia non insegna, è come avere successo garantito in ciò che facciamo: ciò che invece ci insegna, o che cerca di insegnarci, è valutare più o meno attentamente il rischio che incorriamo nel procedere lungo i nostri progetti, affinché si possa poi scegliere il "migliore" tra essi. Il caro lettore di questo blog, grande conoscitore delle lezioni sul rapporto esistente tra rischio e rendimento, certo non casca come un pulaster davanti a libri e pubblicità che promettono grandi e sicuri guadagni senza il minimo sforzo e preoccupazione. Questi dogmi però non vanno applicati nel solo mondo degli investimenti finanziari, ma debbono invece essere ricordati in tutte le situazioni che ci capitano quotidianamente, comprese quelle legate all'approccio sentimentale con l'altro o l'ugual sesso. Rifiutate a priori tutti i consigli che vi vengono detti o che leggete riguardo le conquiste amorose, se questi vengono propagandati come "infallibili". Ma soprattutto, valutate, valutate, valutate il rischio complessivo prima di tentare un aggancio!
Le banche lo fanno tutti i giorni, rispettando non solo la normativa di Basilea II (recentemente evolutasi al terzo stadio, ma la sostanza non cambia), ma soprattutto il buon senso: prima di concedere un prestito ad un cliente, gli assegnano una valutazione di merito, o rating, e calcolano la probabilità che il futuro debitore vada in default (PD) e la perdita che il fallimento costerebbe loro (LGD, loss given default). Beh, care amiche e cari amici, è giunto il momento di applicare questa semplice tecnica anche per scopi scoparecci!
Come prima cosa, immaginiamo un caso standard: immedesimatevi in una persona single che si trova ad una festa e desidera ardentemente un accoppiamento. Fatto? Bene. Nella stanza è presente un campione di possibili partners, che dovrete attentamente selezionare. La regola non è "puntare a chi permette il successo maggiore", ma innanzitutto "definire il danno atteso nel provarci con un elemento del pool disponibile", dopodichè scegliere quale livello di danno atteso voler sopportare.
La formula è semplice: perdita attesa è ELD (expected loss rate of default) :

ELD= PD*LGD

dove il default è dichiarato dal 2 di picche emesso dal tribunale fallimentare dell'amore. Ogni soggetto della stanza ha una certa probabilità di rifiutarci in prima analisi dipendente da: la sua e la nostra bellezza, il  suo e il nostro grano in saccoccia, la sua e la nostra fama, il suo e il nostro sesso. Allo stesso tempo il rifiuto genererebbe perdite, più o meno gravi, a seconda de: le nostre aspettative e/o la nostra autostima e le aspettative dei nostri amici/amiche pettegoli .
Non possiamo però concludere in questo modo! Questa simpatica formulina è valida per le banche, dove il contrario di "default" è sempre "successo": le questioni sentimentali sono più complicate. Tutti, o suppongo moltissimi di voi lettori pene-dotati non vorrebbero portarsi in casa la bionda con i più grandi meloni della storia e vederla correre in bagno a pisciare in piedi, right? E voi lettrici, che vi sentite zoccoline dopo qualche daichiri alla fragola, non vorrete mica scoprire la mattina di esservi portato a letto il kebabbaro all'angolo tra Via Conchetta e Corso San Gottardo, proprio il giorno prima del vostro matrimonio con il Presidente della Lega-Sezione Cernusco Lombardone?
Per questo motivo dobbiamo evolvere la formula, affiancando al ELD l'expected loss rate of intercourse, in sigle ELI, il quale deriva dal prodotto tra la probabilità di ficcamento con la perdita legata ad esso, ovvero:

ELI = PI*LGI

PI, logicamente, è uguale a (1-PD), mentre la LGI deriva dai costi di un coito indesiderato, come la perdita di autostima, la pessima figura, l'oltrepassare limiti morali che ci eravamo imposti ex-ante, l'infiammazione dell'ano o una gravidanza inattesa quanto vincere un cavallo piazzato ad un torneo di scacchi.
A questo punto, la formula definitiva dell'expected loss rate risulta essere:

ELR=ELD+ELI= (PD*LGD)+(1-PD)LGI

Generalmente potremmo attenderci un EL totale che non può superare il 100%, se consideriamo che, laddove il rifiuto proviene dal principe azzurro dei nostri sogni, la PD sarà alta mentre l'ELI sarà pressochè nulla (e da una scarsa PI e da una LGI inesistente), mentre laddove avremo colto il fiore di una lurida 60enne al corso di danza latino-americana avremo una ELI altissima (a meno che siate gerontofili, in quel caso buon per voi) ma una PD*LGD bassissima. Possiamo quindi dire che ELD e ELI sono correlati negativamente, per cui se uno sale l'altro scende, proprio come fanno la temperatura e il pistone nel cilindro dell'amore.
Osservate inoltre un'ultima importante considerazione: sarebbe buona prassi creare una nostra personale classifica dove inserire gli elementi del pool; una sorta di sistema di rating, diciamo, affinchè ci risulti più facile poi convertire il giudizio in PD e PI e, in futuro, avere un sistema abbastanza consolidato da dati storici che permetta di evitare di effettuare calcoli e lavorare invece direttamente sul rating assegnato. Ricordate però che la classifica è personale, perchè come due banche possono divergere sul giudizio di affidabilità su un impresa (per esempio perchè una delle due ha già avuto rapporti con il cliente) due persone possono giudicare diversamente la stessa partner; non solo, ma una stesso soggetto da valutare avrà ELI e ELD diversi a seconda dello strumento di credito che vogliamo aprire (leasing, mutuo...), e del rapporto che vogliamo instaurare (limonata, ficcamento, matrimonio...)
L'Economostro ha scritto questa relazione con due scopi, uno teorico e uno pratico: il primo è quello che Voi lettori e lettrici sappiate arricchirlo con corollari, appendici e confutazioni. Il secondo è che proviate ad applicare la teoria nella vita reale, affinchè possa essere verificata e quindi sostenuta davanti alle cattedre universitarie e sulle prime pagine dei giornali di settore (siano essi il Times o  Le Ore).

Come dissero Locke, Hume e Bacone: "Andate e verificatevi!"

Dan Marinos

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