domenica 10 marzo 2013

Monello 730





Nella parte più pratica della revisione, il bilancio di una società viene affrontato suddividendolo più per aree organizzative che per macroclassi contabili. Tendenzialmente ai neoassunti vengono affidati uno o due cicli aziendali: quello attivo/di vendita, quello passivo/d'acquisto, il magazzino... Ognuno, anche per il percorso di studi scelto, ha delle preferenze: io per esempio mi trovo a mio agio con la tesoreria e la gestione delle immobilizzazioni, mentre ho dei seri problemi cognitivi con quanto riguarda le risorse umane e la fiscalità d'impersa. Le odio, le detesto, e più le disprezzo più il fato vuole che a me vengano assegnate. Liquidazione IVA, acconto IRAP, ritenute su lavoro dipendente, ricalcolo delle ferie e dei premi aziendali. Tutta roba che il mio cervello rifiuta di capire. Freud forse mi direbbe che da piccolo ho avuto un trauma sessuale con qualche commercialista o qualche impiegato Adecco, vallo a sapere. Fatto sta che ogni volta che mi viene affidato un controllo su queste due aree, il fegato si pietrifica in una marea di bile in stile Mont Saint-Michel.

Quale gioia dunque ricevere il mio primo CUD e il mio primo Modello 730. E' successo così, all'improvviso. Stavo smanettando alla ricerca della quadratura contabile-gestionale perfetta, quando è arrivata la mail dell' ufficio HR. Urca, una busta paga improvvisa? Una quindicesima sconosciuta? No: ho da dichiarare il mio reddito, ho da pagare le tasse. E come minchia si fa?

Sfoglio il modello 730: redditi da lavoro dipendente, redditi da fabbricato... Con un'entrata a martello i ricordi di Scienza delle Finanze e Diritto Tributario fanno strage dei miei neuroni: ma allora le tasse esistono veramente! "Governo ladro e truffaldino!", penso, ma senza farmi prendere dal panico cerco subito la strategia migliore e scorro rapidamente le pagine alla ricerca della salvezza, altresì conosciuta col nome di deduzioni e detrazioni. La tattica me la insegna il buon, vecchio modello di Modigliani-Miller: alzare le spese e abbassare il reddito imponibile. Who's your God now, Government?!

Eccolo: quadro E - Oneri e Spese. Adesso compilo tutto quanto, carico tutti i costi alla faccia del cuneo fiscale che non so cos'è ma dev'essere fratello della forchetta elettorale e del volàno decisionale. Dai, vediamo un po'. Spese sanitarie: ho comprato i cerotti e il reactine per la primavera. "E sono già 20 cents risparmiati, avanti!", penso ottimista, ma ecco presentarsi caselle impossibili da riempire: Spese sanitarie per familiari a carico e per disabili e Spese per veicoli per disabili e di cani guida, Interessi per mutui ipotecari, Interessi per mutui, Spese di istruzione, Spese funebri, Donazioni ai partiti, Donazioni alle ONLUS, eccetera eccetera. Gesù, per poter compilare come si deve questo modello bisogna essere degli orfani paralitici benefattori della società. Fottuto perbenismo! Perché mai non posso includere i 7€ di cocktail offerti ad un amico già ubriaco come donazioni per lo spettacolo? Perché non posso includere nelle spese per interpretariato dei sordi il tempo dedicato a discutere col mio coinquilino grillino?

Colpito dalla delusione di non poter sfruttare una strategia fiscale coi controfiocchi, sfoglio oramai disilluso le restanti pagine quando ecco prospettarsi un quadro illuminante: Scelta per la destinazione dell'otto per mille. Sorrido con quello stesso sorriso ironico che hanno Giolitti, De Gasperi e Gramsci quando passeggiando per i vicoli con i martelli e le mazze da baseball incontrano un parlamentare appartenente alla "società civile". I pretendenti del mio 8x1000, che secondo i miei calcoli accuratissimi dovrebbe variare tra i 4€ e i 50€, sono (hahah, già rido!):

- Lo Stato
- La Chiesa cattolica
- La Chiesa Valdese unione delle chiese metodiste e valdesi
- La Chiesa Apostolica in Italia
- La Chiesa Evangelica Luterana in Italia
- L' Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia
- L' Unione Chiese cristiane avventiste del 7° giorno
- L'Unione Democratica Cristiana
- L'Unione comunità ebraiche italiane
- L'Assemblee di Dio in Italia
- La Sacra arcidiocesi ortodossa d'Italia ed Esarcato per l'Europa Meridionale.

E' scrivendo questo elenco (tra i quali ho inserito un impostore: a voi scovarlo) che la depressione mi avvilisce e mi condanna. Nemmeno l'idea di poter scegliere anche il 5% tra migliaia di fondazioni e associazioni mi può consolare. Vincerà la pigrizia sulla strategia, vincerà lo schifo sulla scelta.

E siamo solo al primo modello 730.


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