sabato 19 marzo 2011

Romanzi cartolarizzati (parte terza)



Tony Junior arrivò ai piedi della borsa di New York, ed entrò. Ahimè, giustizia di Dio! Chi mai ammassa tanti inimmaginabili supplizi e dolori, quanti lui ne vide? E perché l’umana colpa a tal punto ci strazia ? Come  presso Cariddi le onde si infrangono cozzando contro quelle del mar Tirreno, così necessariamente avviene che qui i brokers ballino. Tony vide una moltitudine più numerosa che in altri luoghi, la quale provenendo dall’uno e dall’altro lato della sala contrattazioni rotolava pesanti titoli, spingendoli col petto ed emettendo alti lamenti. Incontrandosi si urtavano gli uni contro gli altri; e poi, in quello stesso punto, ognuno si volgeva indietro, e urlava: "Perché holdi? " e "Perché selli? " In tal maniera tornavano indietro attraverso il cerchio tenebroso da entrambe le direzioni fino al punto diametralmente opposto, gridandosi di nuovo il loro ritornello ingiurioso; poi, una volta qui arrivato, ciascuno tornava indietro, ripercorrendo il suo semicerchio fino allo scontro successivo. Tony cercava i suoi debiti cartolarizzati, che dai documenti risultavano essere codificati con la sigla abs38, e decise così di rivolgersi al portiere, giusto all’ingresso della sala:
«Mhf, Che volete? » disse sonnecchioso il portiere.
«Dovrei ottenere l’abs38. »
«Ah voi volete immatricolare una galera, no no no vi hanno male informato dovete andare alla capitaneria di porto. »
«Che cosa? No non voglio affatto immatricolare una galera, voglio solo il l’abs38»
«Dov’è il porto si trova in fondo alla città, è sulla riva del mare non potete sbagliarvi»
«Ma io non voglio il porto, voglio soltanto il l’abs38.»
«Eh? »
«L' ASSET BACKED SECURITY 38!!! »
«Ma che cosa c’è da gridare eh? Ma guarda che maniere! Ma dove credete di essere per Giove Pluvio? Andate allo sportello 1, corridoio a sinistra, l’ultima porta a destra, e non fatevi più vedere.»
Andò in fondo, ma non c’era nessuna porta. Provò alla porta di fronte ed entrò in un ufficio dove un colletto bianco si faceva spingere sull’altalena dalla segretaria.
«Ma chi vi ha autorizzato ad entrare nel mio ufficio? »
«Cerco lo sportello uno...»
«Allora andate a vedere la piantina al sesto piano e richiudete subito la porta. Che razza di insolente. Continuiamo pure signorina... »
Guardò la piantina: lo sportello uno era al pianterreno, sul corridoio a destra entrando.
«Che cosa desiderate?» disse l’impiegata.
«Desidero avere l’abs 38.»
«Allora vi hanno indicato male, dovete rivolgervi allo sportello 2»
«È quello a fianco a questo? »
«No quello è lo sportello 8, chiedete al portiere, lui vi saprà rispondere. »
Tornò dal portiere.
«Lo sportello 2!»
«Uffa vi ho già detto che il porto è in riva al mare! »
«Ma io non voglio il porto…» Prima che Tony saltasse dall’altra parte del bancone a riempire il portiere di pizze, intervenne un uomo di bell’aspetto, pelato e con un naso sporco di bianco.
«Signori signori un po’ di calma c’è gente che lavora qui. Che desidera il signore? »
«Non lo so signor prefetto, farfuglia delle cose in-in-incomprensibili. » balbettò il portiere
«Cerco lo sportello 2! » disse spazientito Tony.
«Lo sportello 2 dunque vediamo dove sarà lo sportello 2…?»
«L’ultima volta che l’ho visto, mi scusi ragioniere, era al terzo piano corridoio b porta sei, ragioniere. »
«Mmmm, ebbene ecco l’informazione. Vedete che non c’è bisogno di innervosirvi. »
Sciabattando Tony arrivò nella sala dello sportello 2. Due impiegate cianciavano allegramente.
«Signorina? Signorina? »
«Ma non vede che sono occupata? Dov’ero rimasta? A già alla situazione di suo marito, quel povero Claudius, ha messo su un impresa di acquedotti che…»
«SIGNORINA! »
«Quanto è sgarbata certa gente…si può sapere che vuole? »
«L’asset backed security 38 della casa sul nespolo e del solfato di rame.»
«Ce l’ha il formulario blu? »
«Il formulario blu?! »
«Come pretende di ottenere l’abs38 se non ha il formulario blu?! »
«E dove lo trovo? »
«Sportello uno! »
«Ma se è da li che vengo!»
Andò oramai in preda ad una crisi di nervi allo sportello uno e lo trovò chiuso.
«E' a far colazione» disse uno dello sportello accanto: «ma si può rivolgere allo sportello 35, chieda pure al portiere…» L’odiessea non era finita; iniziò una serie di formulari gialli e rosa corridio R e scala K formulari marroni sesto piano sportello 42 scala Z formulario rosso non vedete che sono occupata vendi derivato sportello 7 monitor etf index hold hold scala U ascensore alfa quinto piano assicurazione premio al rischio… Tony stava letteralmente impazzendo e credeva di essere vicino alla rinuncia, quando pensò ad un ultimo tentativo: mandare in crisi il sistema. Entrò nel primo ufficio a caso:
«Scusi è qui che si ritira il l’abs39? »
«L’ abs38 vorrà dire signore, beh si deve rivolgere a…»
«No no no io cerco il l’asset backed security 39, contrattato sulla nuova piattaforma istituita dalla circolare b65. »
«Come? La nuova circolare b65?  Aspetti un momento…» si rivolse allo sportello accanto: «Dì, la conosci la nuova circolare b65? »
«Aspetta la circolare b 65? Non la conosco bisognerebbe rivolgersi al coordinatore degli archivi del protocollo. E’ al quinto piano scala Z corridoio V. »
«No attualmente sono al secondo piano, scala H corridoio M. Ci andiamo subito. »
Agli archivi fu il panico:
«Circolare b65 per l’abs39? No, è colpa dell’ufficio degli avvisi delle nuove cedolari provvisorie che ha omesso di avvisarci. E’ al pian terreno, scala due corridoio T. Andiamoci. »
Anche quell’ufficio andò in panico:
«Arriva una nuova circolare e io non sono stato avvisato!? Andiamo dal direttore genereale aggiunto degli affari non trasmessi. »
«E dov’è? »
«Non lo so, chiediamolo al portiere. »
E fu il TILT! La notizia della sparizione di un fantomatico abs39, contrattato sull’oscura piattaforma b65, mandò in palla il sistema: le contrattazioni andarono in stallo perché gli speculatori cominciarono a vendere allo scoperto l’abs39 su altri mercati, convinti che prima o poi sarebbe saltato fuori, e a prezzo stracciato. Ma la gente continuava a cercarlo e a domandarlo, e più domandava più il prezzo saliva, ma il prezzo di cosa poi se il titolo non c’era? Qualcuno gridò che era stato cartolarizzato e spedito in Europa, ma anche li non lo trovava nessuno. Gli operatori persero velocemente fiducia nella borsa, e smisero di negoziare, almeno finché l’abs39 non fosse saltato fuori: il sistema crollò. Nella bufera di fogli che volavano, Tony intravide il suo debito che spuntava tra le carte impilate con equilibrio instabile sulla scrivania di un impiegato. La targhetta sul tavolo diceva “Mr. Lheman”. Questo uomo era così occupato che non alzò neppure la testa all'arrivo del piccolo principiante. "Buon giorno", gli disse Tony. "La vostra sigaretta si è spenta".
"Tre più due fa cinque. Cinque più sette: dodici. Dodici più tre: quindici. Buon giorno. Quindici più sette fa ventidue. Ventidue più sei: ventotto. Non ho tempo per riaccenderla. Ventisei più cinque trentuno. Ouf! Dunque fa cinquecento e un milione seicento ventiduemila settecento trentuno".
"Cinquecento e un milione di che?"
"Cinquecento e un milione di ... non lo so più. Ho talmente da fare! Sono un uomo serio, io, non mi diverto con delle frottole! Due più cinque: sette..."
"Cinquecento e un milione di che? Di stelle?". L’uomo guardò Tony sconcertato, pensando che il ragazzo avesse un piccolo principio di deficienza.
"Ma no, di debiti cartolarizzati".
"E che ne fai di cinquecento milioni di debiti?"
 "Cinquecento e un milioneseicentoventiduemilasettecentotrentuno. Sono un uomo serio io, sono un uomo preciso."
"E che te ne fai di questi debiti?"
"Niente. Li possiedo”.
"Tu possiedi anche le ipoteche?"
"Si."
"Ma sono io che possiedo la casa del nepsolo..."
"Tu non possiedi. Ci vivi dentro. È molto diverso".
"E a che ti serve possedere le ipoteche?"
"Mi serve ad essere ricco".
"E a che ti serve essere ricco?"
"A comperare degli altri debiti, se qualcuno ne trova".
"Che te ne fai?"
"Li amministro. Li conto e li riconto", disse l'uomo d'affari. "È una cosa difficile, ma io sono un uomo serio!"
Tony non era ancora soddisfatto. "Io, se possiedo un fazzoletto di seta, posso metterlo intorno al collo e portarmelo alle serate gay di Saint Tropez. Se possiedo un fiore, posso cogliere il mio fiore e portarlo con me alle feste. Ma tu non puoi cogliere i debiti".
"No, ma posso depositarli alla banca".
"Che cosa vuol dire?"
"Vuol dire che scrivo su un pezzetto di carta il numero di debiti e poi chiudo a chiave questo pezzetto di carta in un cassetto". È divertente, pensò Tony, e abbastanza poetico. Pensando di fare cosa grata, gli accese la sigaretta appoggiata al tavolo. Il piccolo piromane però non notò che il mozzicone era troppo vicino ai fogli: urtando distrattamente il posacenere la bionda rotolò sui fogli, compreso quello del debito di Tony, che prese fuoco rapidamente.


Insomma, alla fine della fiera i Badwill erano salvi!


Dan Marinos

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