Sono tutti d'accordo, a destra e a sinistra, che il federalismo fiscale sia la soluzione migliore per l'Italia. Qui in redazione non ci crucciamo più di tanto dell'argomento, andiamo avanti per i cavoli nostri e facciamo un po' di tutto. Ogni tanto si va anche in pizzeria con gli amici a sparare quattro cazzate e magari senza accorgersi salta fuori l'argomento per il nuovo articolo. Esattamente come in questo caso. Ma prima un ripasso veloce di microeconomia.
La figura qua accanto rappresenta le curve di indifferenza: sono quel luogo di punti (che figata dire "luogo di punti", in discoteca cucchi da bestia) che indica l'insieme delle combinazioni di beni che garantiscono all'individuo la stessa utilità. Supponiamo di avere due beni (pere & mele, pane & noci, polenta & capriolo, diritti & ricchezza, lavoro & libertà...insomma quello che volete voi, purchè siano "beni" e non "mali"). Le curve vengono rappresentate in questo modo, convesse: l'ottenimento di più unità di un bene, a parità di utilità, comporta la rinuncia ad alcune unità del secondo bene. Più sono in alto più significa che possedete una quantità maggiore di entrambi i beni e quindi avete "più utilità". Tuttavia sul pianeta non siamo da soli, per cui supponiamo che ci siano sempre due tipi di beni ma che ci siano anche due individui: il celtico e il giargianese.
Possiamo rappresentare le loro curve di indifferenza disegnando i loro grafici di curve di indifferenza e sovrapponendoli: il giargianease avrà le curve di indifferenza rosse, mentre il celtico avrà le curve verdi (perchè le curve verdi sono concave? Perchè il grafico del celtico è stato capovolto: mettetevi a testa in giù e lo vedrete nella sua normalità). Questa è la Scatola di Edgeworth. Il punto D è la dotazione iniziale dei beni dei due protagonisti: il giargianese ha relativamente poco del bene sull'asse orizzontale e tanto di quello sull'asse verticale: viceversa il leghista. Tuttavia quella dotazione iniziale non è il massimo di utilità che essi possono raggiungere: comincerà uno scambio di beni tra i due finchè non troveranno un'allocazione che più benessere di così di così c'è solo scoprire di essere gli eredi della
Regina Elisabetta II: questa si dice Pareto-efficiente (l'allocazione, non la regina), perchè rappresenta la massima utilità ottenibile con degli scambi volontari: per aumentarla infatti bisognerebbe agire a discapito della controparte. La terza figura qua accanto rappresenta sempre la scatola, con l'aggiunta di due linee: il vincolo di bilancio (rettilineo) e la curva dei contratti (che va da un estremo all'altro); quest'ultima è l'insieme dei punti Pareto-efficienti. Infatti, con diverse dotazioni iniziali, avremo diversi punti di equilibrio, tutti efficienti (perchè oltre quei punti non c'è più scambio di beni) ma non necessariamente equi: per assurdo, (ma proprio per assurdo) se il giargianese avesse tutti i beni disponibili fin da subito (cioè il vertice in alto a destra) sarebbe già in efficienza perchè non scambierebbe alcun bene col celtico dato che questi non ha niente da offrire in cambio. La situazione italiana non è specularmente opposta, ma certamente presenta un punto di equilibrio E posto in basso a sinistra, più o meno per tutti i beni fondamentali (tranne il sole, che qui al nord c'abbiamo solo la nebbia, solo la neeeebbbiaaaa).
E allora il celtico basso-medio-alto ha paura che, giunti all'equilibrio, arrivi qualche baluba che forzi la mano, che invada la frontiera efficiente realizzatasi con gli scambi e gli rubi donne, lavoro, diritti e posti sul treno (e magari imponga l'esternalità del cous cous). Beh la soluzione del partito del Nord è astutissima: piazzare qualche cannone sul confine e tagliare la nazio...ehm, la scatola di Edgeworth in due parti, proprio come in figura. Ribatezzando il canale che divide le due zone come Po (Pareto-ottimale), garantiscono la sicurezza che i beni spettanti ai celtici non siano soggetti a cessioni verso i giargianesi. Tuttavia rompere così la scatola sarebbe un po' troppo evidente e complicato, anche perchè avrebbe senso forse farlo per separare la nazione dal resto dalle coste africane, ma non impedirebbe comunque a qualche italiano che è anche giargianese
di appropiarsi delle uova d'oro della gallina nordica (e comunque sa troppo "secessionista anni novanta"). Ma non abbiano paura i celtici, la Lega ha già corretto il piano iniziale attraverso il federalismo! Basta prendere la scatola-nazione e scomporla in venti scatole-regioni. Poi si prendono le scatole giargianesi e le si separa dalle scatole celtiche: l'unità della nazione non è compromessa e, come si vede in figura, ognuno è indifferente a casa propria!
Ma non funziona ancora. Nei laboratori segreti di Pontida da anni cercano di separare la scatola isolando il Nord dal Sud, ma non ci riescono. Pare infatti che la scatola di Edgeworth abbia le stesse proprietà delle calamite, di cui non si può separare il polo positivo da quello negativo semplicemente spezzando il magnete: suddividendo il territorio in tante piccole regioni si riproporrebbe nuovamente il problema della spartizione dei beni, con individui molto celtici e individui molto giargianesi che devono condividere la loro ricchezza con una classe un pò ambigua, intermedia, intangibile: gli italiani.
Dan Marinos