domenica 6 gennaio 2013

Fermare il Declino può dire di più


Voglio votare per un partito di schifosi pervertiti omosessuali infedeli che non hanno rispetto per la Vita e  sono a favore dell'assassinio legalizzato che è l'aborto e l'eutanasia (e che non siano capeggiati da Vendola). E' chiedere troppo?


Differenziamo, in maniera semplice e sintetica, il politico dal tecnico in quanto il primo appartiene ad un movimento o partito che ha concorso alle elezioni. Per questo Monti  è stato un tecnico ma non lo è più da qualche giorno, mentre Berlusconi pur nascendo imprenditore è stato ed è tuttora, evidentemente, un politico.

Lo stesso ragionamento si applica per Fermare il Declino, che per ora si è meritato i miei migliori auguri. Il movimento di Giannino annovera tra i suoi aderenti un numero significativo di docenti universitari. Se, come appunto spero, molti di loro dovessero essere eletti in parlamento e nei consigli regionali, ai loro curricula dovrà essere aggiunto la voce “politico” tra le esperienze professionali.

Una seconda differenza tra tecnici e politici è la vastità della gamma di obbiettivi per cui vengono chiamati ad operare. Monti è stato scelto per salvare letteralmente l’Italia dal tracollo economico, e per questo motivo ricorderemo il suo governo per le prese di posizione circa fiscalità, pensioni e struttura dell’apparato statale. Nulla invece è stato fatto riguardo ai diritti civili, che per quanto abbiano riflessi di tipo economico, appaiono decisamente più legati al dibattito politico tra partiti che all’imposizione di esperti di settore.

 Vengo al punto: se FID (o meglio, FFID – Fare per Fermare il Declino) è un movimento politico, mi attendo una posizione ufficiale che si estende a tante e diverse tematiche. Ad oggi, è chiara l’opinione di Giannino sui temi prettamente di mercato, e con uno sforzo veramente minimo si riescono a trovare altre informazioni e dichiarazioni  anche sui temi di educazione, sanità, e giustizia. Mancano però all’appello i diritti civili. Il campanello d’allarme circa una possibile confusione interna al movimento era suonato dentro di me a ottobre, quando al comizio tenutosi in Piazza San Fedele a Milano Zingales si era scagliato violentemente contro la Chiesa e Giannino era poi intervenuto a tranquillizzare i cattolici presenti. All’epoca non mi ero tuttavia inquietato più di tanto, visto che pur se non si sbilanciavano (vuoi anche per motivi di tattica politica), avevo ed ho la sensazione di sapere come la pensino Boldrin & Co. riguardo a matrimoni gay ed eutanasia. In più ad ottobre il movimento era nato da poco, per cui ancora molto c’era da costruire; così ho silenziato l’allarme ritardandone l’attivazione per il periodo elettorale. Ieri, a poco più di un mese dalle elezioni, l’allarme è tornato a suonare.

Mentre aspettavo con calma zen i 72 numeri davanti a me nell’ufficio ASL di Via Doria, ho fatto un giro sul sito di FFID. Considerando che sia il manifesto che le 10 proposte principali si concentrano sui temi di mercato, lavoro e peso dello Stato, ho pensato che qualcosa si poteva rintracciare direttamente nel forum: in altre parole se gli esponenti di spicco ancora non si sono sbilanciati riguardo ai diritti civili, ho supposto che esistesse almeno un sottobosco di iscritti e attivisti che ne discutevano. Ho dunque navigato nella sezione “altri temi” e catalogato le tematiche toccate, segnandomi il numero di post attivati e le risposte totali per ciascun argomento. Questo il risultato:

Mi si perdoni la pochezza grafica di questa tabella, ma non sono né uomo di ricerca né di marketing.

Gli utenti del forum si sono innanzitutto scatenati, per ora, su come comunicare meglio l’immagine e le proposte del partito, su come migliorare le pubblicazioni del sito internet, sull’attivazione di nuove piattaforme, su come organizzare le sezioni del movimento; è un risultato assolutamente sensato, data sia la rapida crescita di FFID sia la vicinanza con le elezioni. Altrettanto vivace è il dibattito sulle possibili alleanze e l’analisi della concorrenza (su tutti quella di Monti). Più calme invece sono le tematiche di politica estera (sia questioni comunitarie che sui conflitti mediorientali), sulla sanità e sul mercato energetico. Infine un mucchio di thread poco attivi, un po’ perché già inclusi negli spazi del forum specifici (vedi il tema sul fisco e sulle liberalizzazioni). E per quanto riguarda i diritti civili e quegli altri temi che spesso soffrono di subordinazione alle ideologie?

Due proposte di dialogo inerenti l’introduzione di codici etici nelle PA e nella politica non sono state affatto raccolte dagli utenti del forum. Miglior sorte è toccata ad un dibattito sul ruolo della Chiesa in Italia, dove le risposte all’OP sono state 8, ma ruotano tutte attorno ai due insipidi motti “libera chiesa in libero Stato”  e “date a Cesare quel che è di Cesare”. Certo, qualche folle azzarda un “eliminiamo l’8Xmille”, un altro chiude un piccolo trattato sull’importanza della Chiesa nella cultura italiana con un “pace e bene”.

Un altro thread, infine, è introdotto da:

una forza che si propone di governare questo Paese in modo credibile, oltre che di economia, fisco, finanza pubblica, giustizia e welfare dovrebbe interrogarsi anche sui temi etici e dei diritti civili! Fare x FilD su questi temi non si è espressa in modo chiaro! Facciamo lo noi qui!.

Subito è seguita la risposta del moderatore:  

attenzione ai temi etici ed i diritti civili, sono argomenti da trattare con le pinze. Purtroppo sono argomenti che implicano il parlare su cose meno concrete di economia, tasse e debito pubblico. Il rischio è che si accendano flame assolutamente evitabili e si ecceda nelle discussioni.Negli ultimi 20 anni i temi etici ed i diritti civili sono stati "armi di distrazioni di massa" con i quali si è spostata la discussione verso argomenti ed argomentazioni capziose e futili ( non ho mai assistito ad un dibattito non ideologico su questi temi ). Quindi lasciamo aperta la discussione, ma richiediamo agli utenti la massima cura nel NON offendere l'altro e non affrontare ideologicamente la discussione. Se vedremo che la discussione esce dagli schemi del rispetto delle opinioni altrui e dalla buona creanza e civiltà che contraddistingue questo forum ci vedremo costretti a chiudere la conversazione.

Forse preso dalla paura di dire qualcosa, qualsiasi fosse, nessun utente ha proseguito nel dibattito.

Per poter votare in piena serenità ritengo sia necessario conoscere quanto sia vasto lo spazio delle tematiche raccolte dalla linea di pensiero del movimento. Non è accettabile che questo sia puramente ed esclusivamente specializzato in un settore – per quanto rilevante – privando il futuro parlamentare di una guida imposta dalla democrazia interna del partito, dai risultati delle indagini e discussioni presso i suoi elettori. Perché se può essere facile far passare i diritti civili ed altre tematiche “ideologizzabili” in secondo piano data la crisi economica, non si può negare a molte di loro la medesima importanza di una patrimoniale o di una liberalizzazione del settore farmaceutico. Perché comunque sia anche i diritti civili, dal matrimonio gay, all’eutanasia, all’8Xmille, hanno riflessi prettamente economici che sarebbe giusto venissero approfonditi o denunciati dagli accademici del movimento. Perché se in parlamento ci sarà un gruppo numeroso di politici appartenenti a FFID, esso dovrà essere solido sia di fronte alle leggi di stabilità, sia di fronte agli emendamenti per l’introduzione della pillola abortiva. Perché i governi sono caduti per una manciata di voti e l’assenza di una linea ferrea facilita l’emergere di Scilipoti e addirittura li legittima.

Per trovare piacevolmente nuovi punti d’incontro, o scoprire terribili verità antiliberali, l’unica cosa da fare è scrivere sul forum, confrontarsi e domandare spiegazioni.

E vaffanculo alla moderazione: nessuna pietà per i baciapile.

Dan Marinos



Aggiornamento alla data di pubblicazione del post:
Sarà che è il giorno del Signore, ma il thread sui rapporti col vaticano si è arricchito di due nuove risposte:  una è di un seminarista in odore di sacerdozio, e l’altro è di un utente che nega l’ingerenza del Vaticano e della Chiesa all’interno dello Stato.

Cominciamo bene. 

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