domenica 8 luglio 2012

Più che un taglio vorrei una piega




Sono andato a farmi tagliare i capelli, e per quest’estate dovrei essere apposto. Sono contento perché ho pagato solo 10€ per un taglio ben fatto; considerando che a Crema si paga tra i 18€ e i 20€, direi che si tratta di una di quelle mitologiche riforme a costo zero o quasi. Devo ammettere però che c’è stato da litigare tra me e il barbiere; tutto è iniziato quando mi è stato chiesto che tipo di acconciatura volessi. Io ho detto che una sistemata sarebbe bastata, giusto per non patire il caldo estivo.
– L’importante è che non sia un taglio da prete.
– Va bene, ho capito – ha detto l’uomo: –Tagliamo il 20% dei superiori e il 10% di quelli base.
Io mi sono girato, che non credevo di aver capito bene. Lui prontamente mi ha aggiunto:
– E se vuoi mandiamo quelli vecchi in mobilità.
Continuavo a non capire, quindi gli ho semplicemente detto che bastava che me li accorciasse un po’, senza inventarsi delle cose strane. Lui mi ha guardato come se avessi detto qualcosa di estremamente offensivo, quasi ad insultare la sua onestà intellettuale di parrucchiere:
– No – ha sibilato digrignando i denti: –Stavolta sarà un taglio importante, storico.
A quel punto mi sono seriamente spaventato delle sue intenzioni, perché non avevo intenzione di andare in giro con la testa che sembrava il culo di un matto. Ho fatto per alzarmi dalla poltroncina ma sono stato bloccato dall’assistente, una donna con una fessura tipo salvadanaio incisa tra le sopracciglia:
– Sono troppi! Troppi! Guardali, sono più della media europea. Addirittura quelli sulla nuca sono di più che quelli in Inghilterra!
Nel frattempo il barbiere mi ha annusato i capelli:
– E senti qua, profumo di balsamo e shampoo! Che spreco di fringe benefits, tutto ciò altro non fa che consumare la base, il cuoio capelluto, minacciando la crescita del lungo termine. Cosa vogliamo diventare, pelati?!
Lo ammetto, le loro argomentazioni erano piuttosto convincenti e stavo per cedere volentieri la mia chioma alla loro rivoluzionaria hair review. Tuttavia, per curiosità, ho chiesto quale fosse la loro strategia per bloccare la crescita dei capelli e mantenere per sempre con il modello ottimale. Il barbiere, che aveva già le forbici in mano, mi ha guardato sicuro di sé:
– Te l’ho detto, tagliamo il 20% di qua e il 10% di là. Poi sistemiamo questa parte con un po’ di mobilità e al massimo accorpiamo quelli dislocati unendoli con un po’ di gel.
– Ho capito che me li tagli, ma non basta. Sono capelli, sono destinati a crescere comunque. Servono azioni sul sistema vero e proprio. Perché crescono? Come vengono assunti? Chi li assume? E perché qua sotto continuano a crescere peli superflui, mentre la stempiatura avanza paurosamente? Insomma, lo facciamo un bell’intervento anche sulle politiche d’inserimento e sulla governance dell’amministrazione? Altrimenti il taglio non serve a un cazzo e a Settembre sono di nuovo qua.
– Politiche? Governance?...Questi tagli ti faranno risparmiare un sacco, otterrai l’efficienza desiderata. E’ un taglio che è stato imposto dalla moda europea.
– Ma quale moda europea! In Grecia hanno tosato un sacco di persone per poi trovarsi altri 70.000 capelli coltivati di nascosto da qualche irresponsabile pro-Crescina in cerca di consensi. Senti, dell’efficienza che dura un mese non me ne faccio niente, più che un taglio voglio una bella piega, di quelle che portano davvero l’efficienza, sia sul corto estivo che sul lungo invernale. Ce l’hai un’alternativa da propormi?
Mi ha guardato con uno sguardo mezzo triste mezzo vuoto e a sussurrato:
– Beh…Oddio…ci sarebbe il taglio da prete.
– Ancora? Vabbè dai, vada per il taglio da prete. Che cazzo però eh, finisce sempre così! 

Dan Marinos

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